giovedì 20 giugno 2024

Il Consiglio regionale ha adottato il “Progetto speciale territoriale della Costa dei Trabocchi”

 Comunicato stampa del 20 giugno 2023

 
Nella seduta del 13 giugno 2024 il Consiglio regionale ha adottato il
“Progetto speciale territoriale della Costa dei Trabocchi” già oggetto di osservazioni da parte del WWF Abruzzo
Il vero strumento di gestione per quel territorio è il Parco Nazionale della Costa teatina
 
Come si legge dal sito del Consiglio regionale, il 13 giugno 2024 è stato adottato il “Progetto speciale territoriale della Costa dei Trabocchi” per il quale il WWF Abruzzo insieme ad altre Associazioni, aveva presentato puntali osservazioni.
In attesa di analizzare l’ultima versione adottata dal Consiglio Regionale, si richiama quello che l’Associazione aveva sottolineato rispetto al Progetto: la mancanza di una visione d’insieme innovativa e strategica per un territorio tanto emblematico e rappresentativo della nostra Regione. Il documento, infatti, sembra essere più un insieme di azioni tra loro scollegate e anche discutibili (vedi tutta la serie di parcheggi previsti) che uno strumento di pianificazione e rigenerazione della fascia costiera. Non si trovano riferimenti all’emergenza climatica in atto - con decreto n. 434 del 21 dicembre 2023 l’Italia ha approvato il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) che la Regione Abruzzo dovrebbe recepire - né alle Linee Guida e del Profilo Climatico del Piano di adattamento ai Cambiamenti Climatici della Regione Abruzzo (D.G.R. n. 308/2015) le cui applicazioni non sono più rimandabili.
Anche la visione di una fruizione turistica sostenibile, attenta alla mobilità e al turismo lento ed esperienziale appaiono carenti, come lo sono l’integrazione nella pianificazione delle piccole aree protette presenti lungo la costa, delle aree agricole che dovrebbero essere sempre più vocate al biologico o le indicazioni per rendere gli stabilimenti balneari sostenibili ed eco-compatibili e in numero tale da garantire una presenza congrua di aree dedicate alla fruizione libera.
Quello che però appare più grave in merito alla pianificazione sulla Costa dei Trabocchi è constatare che si continuano a proporre programmi e progetti che prevedono interventi scollegati, non organici e senza nessuna visione a lungo termine, invece di potenziare e finalmente attuare uno strumento potente e già presente: il Parco Nazionale della Costa teatina. Il Parco è stato individuato nel 1997, istituito nel 2001, perimetrato nel 2015 da un commissario ad acta, ma attende ancora, incomprensibilmente, di essere attivato, quando invece, la comunità internazionale si pone l’obiettivo di aumentare la superficie di territorio protetto e la Strategia dell’Unione Europea per la Biodiversità si prefigge di arrivare entro il 2030 al 30% di territorio e mare protetti in Europa.
“E mentre si tergiversa nel rendere il Parco operativo, - conclude Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo - si rischia che gli interventi che via via si propongono possano andare a compromettere quella naturalità residuale presente lungo la costa dei trabocchi e il potenziale di tutto il territorio.”
 

WWF Italia ETS, Abruzzo 

delegatoabruzzo@wwf.it 

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martedì 13 febbraio 2024

Via Verde. La Regione Abruzzo trasforma di fatto le attività stagionali in attività permanenti. Il WWF: si accontentano pochi privati a discapito dell’interesse collettivo.

 COMUNICATO STAMPA DEL 13 FEBBRAIO 2024

 
Via Verde. La Regione Abruzzo trasforma di fatto le attività stagionali in attività permanenti.
 
Il WWF: si accontentano pochi privati a discapito dell’interesse collettivo.
 
È tempo di elezioni in Abruzzo e anche la Via Verde diventa luogo di scambio.
Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina: “Quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Regionale di questa legislatura, con l’approvazione di un emendamento a firma del consigliere Montepara è di una gravità inaudita che non può essere sottaciuta. È un attacco diretto e sfrontato alla nostra Costa e al territorio di questa Regione Verde”.
A un mese dalle votazioni è stata apportata una modifica alla norma regionale sul commercio e in particolare alla parte che si occupa dell’attività stagionale e temporanea di somministrazione, la quale prevede che” I Comuni stabiliscono le condizioni per l'esercizio dell'attività di somministrazione in forma stagionale, considerandosi tale l'attività svolta per uno o più periodi, nel complesso non inferiori a novanta giorni e non superiori a centottanta giorni per ciascun anno solare”. La modifica dell’emendamento consiste nell’aggiunta a 180 giorni delle parole: “di apertura effettiva”. Benché si tratti di una norma generale, che si applicherebbe a qualsiasi attività di somministrazione di beni e servizi, la sua ricaduta immediata sulle strutture presenti sulla Via Verde appare evidente.
Permetterebbe, di fatto, a quei soggetti che finora non hanno provveduto a smontare le strutture al superamento dei 180 giorni prescritti dalla legge di rimanere “in piedi” per tutto l’anno, in barba a chi si era scrupolosamente attenuto alla normativa smantellando tutto a fine stagione.
In questo tratto di costa, negli ultimi anni, sono state rilasciate molte autorizzazioni all’esercizio di attività legate alla ristorazione e ai servizi, in conseguenza dell’incremento dei turisti che frequentano la pista ciclabile grazie anche al completamento degli interventi sulle gallerie, che ne permettono finalmente la fruizione su tratti lunghissimi. Le nuove attività nate come funghi sulla Via Verde dovrebbero avere carattere stagionale, nella misura in cui la struttura deve essere rimossa o smontata alla fine della stagione turistica.
Ricordiamo come la costa compresa tra Ortona e Vasto si sia, finora, preservata dalla urbanizzazione selvaggia grazie alla presenza prima del sedime ferroviario, e, poi alla tutela
sopraggiunta con la L.R n.5/2007, fortemente voluta dalla politica locale di concerto con le associazioni ambientaliste.
Sono state queste circostanze che hanno portato alla istituzione, ormai nel lontano 2001, del Parco Nazionale della Costa Teatina, fermo nel cassetto del Ministero dell’Ambiente, e alla nascita della pista ciclopedonale Via Verde, divenuta famosa per i panorami, per le piccole calette di ghiaia e sabbia, per le pareti di falesia e, non da ultimo, per le numerose aree protette disseminate lungo il percorso.
Tutti elementi questi che dovrebbero indurre la Politica locale e regionale ad una gestione del territorio che, da un lato, tenda alla conservazione di quanto di naturale e autentico resiste e, dall’altro, sviluppi un sistema economico/turistico in grado di sfruttare l’unicità del luogo; il tutto, ovviamente, cercando un equilibrio tra questi elementi, sfruttamento economico e conservazione, apparentemente in contrasto ma che in realtà rappresentano ciò che contraddistingue questa pista ciclopedonale da tante altre in giro per il mondo.
Conclude Ines Palena: “si continua con la miope politica di accontentare qualche privato invece di accelerare sulle necessarie opere per completare i tratti mancanti di Via Verde e provvedere alla manutenzione ordinaria della pista, che rappresentano il vero interesse collettivo. Di fatto dopo tanti anni, la Via Verde è ancora incompleta e carente di servizi essenziali, come fontanelle per l’acqua, servizi igienici, panchine per riposarsi, con relative rastrelliere per le bici”.
 
Ines Palena
Presidente Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina OdV

domenica 31 dicembre 2023

Il Consiglio di Stato boccia il progetto dell'impianto Escal nella Riserva Naturale Regionale “Punta Aderci” di Vasto

 DIFENDIAMO LE AREE NATURALI PROTETTE DELLA NOSTRA REGIONE CON I FATTI!

👉🏻 Grande soddisfazione di Legambiente e WWF Abruzzo per la decisione del Consiglio di Stato che ha bloccato il Progetto della ESCAL srl, l’impianto di produzione di leganti idraulici e cemento da realizzare a Vasto nell’area di rispetto della Riserva Naturale Regionale “Punta Aderci”.
Legambiente e WWF Abruzzo esprimono grande soddisfazione per le recenti sentenze del Consiglio di Stato (n. 11213/2023 e n. 11216/2023) che accolgono gli appelli da loro proposti contro le sentenze del TAR Pescara (n. 2/2023 e n. 3/2023), che avevano aperto la strada alla realizzazione dell’impianto della ESCAL, destinato alla produzione di leganti idraulici - cemento sfuso e insaccato, a Vasto nell’area di rispetto della Riserva Naturale Regionale “Punta Aderci”, superando i pareri negativi del Comitato di Gestione della Riserva e del Commissario ad acta, espressi nell’ambito della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA).
Il Consiglio di Stato ha annotato nella sua decisione: “è facoltà del privato interessato scegliere se ripresentare l’istanza con le modifiche ritenute opportune, ovvero proporre il superamento del diniego attraverso soluzioni alternative”.
“Il contenzioso ha avuto inizio già nel 2018, con l’impugnativa da parte di Legambiente e WWF della VINCA favorevole al progetto emessa dal Comune di Vasto", ricorda l’Avv. Francesco Paolo
Febbo che ha curato il ricorso e gli appelli per le Associazioni Ambientaliste. "Già allora il TAR Pescara, nell’accogliere il ricorso, con sentenza n. 203/2020, aveva decretato la necessità del parere favorevole del Comitato di Gestione.”
Una vicenda, dunque, che ha impegato diversi anni per concludersi e finalmente il Consiglio di Stato ha pronunciato una parola definitiva sulla tutela assoluta ai siti d’interesse ambientale, di prevalenza rispetto agli interessi meramente utilitaristici degli operatori economici.
Oggi Legambiente e WWF Abruzzo, che hanno sempre seguito l’iter dei pareri e dei ricorsi, non possono che essere soddisfatti della conclusione emersa dalle sentenze, ma d’altra parte ritengono davvero assurdo come ancora oggi si debba dover risolvere in sede giudiziaria l’indirizzo di un territorio. La costa dei trabocchi è ormai una delle aree più ammirate e conosciute della nostra Regione e lo è per la sua bellezza paesaggistica e per la natura protetta non certo per impianti di produzione industriale che nulla hanno a che fare con la vocazione di quel territorio. Le Associazioni continueranno a essere presenti perché sia garantito il rispetto delle normative e dei corretti iter di approvazione dei progetti, ma anche per chiedere con forza l’avvio del Parco Nazionale della Costa teatina (che si ricorda è stato individuato nel 1997, istituito nel 2001 e perimetrato nel 2015 da un commissario ad acta, ma non ancora attivato), strumento quanto mai necessario per dare una programmazione e una concretezza alle visioni di gestione del quel territorio.

giovedì 9 febbraio 2023

Comitato di gestione di Punta Aderci: Casciato nuovo rappresentante degli ambientalisti

Gianluca Casciato è il nuovo componente del comitato di gestione della Riserva naturale regionale di Punta Aderci. Avvocato, presidente dell’associazione Madrecultura e candidato nella lista del Pd alle elezioni comunali del 2021, Casciato sarà il rappresentante delle associazioni ambientaliste. La delibera di nomina è stata approvata dalla Giunta comunale.

La modifica della composizione del comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci, che ha portato a quattro il numero dei componenti: sindaco o suo delegato. dirigente del settore Urbanistica e territorio, rappresentante designato dall’Arap Abruzzo, rappresentante di un’associazione ambientalistica nazionale.

Dopo le dimissioni dell’avvocata Maria Grazia Mancini «per incompatibilità con i propri impegni professionali», si legge nella delibera di Giunta, «le associazioni ambientaliste Legambiente, Wwf Area Frentana, Italia nostra Vasto, Cai Vasto, Arci Vasto, Fai Vasto sono state invitate ad indicare il nominativo del loro rappresentante da sostituire con il componente dimissionario». In una nota del 10 gennaio, «il presidente di Legambiente Abruzzo (Giuseppe Di Marco, n.d.r.) ha comunicato, in nome e per conto anche del Wwf e del Fai, di aver individuato – è scritto nella delibera – il dottor Gianluca Casciato quale rappresentante delle associazioni ambientaliste».

«Queste tre organizzazioni ambientaliste – spiega Casciato – si sono accordate sul mio nome, le altre hanno deciso di astenersi. Come rappresetante degli ambientalisti, la mia voce sarà per la tutela ambientale. Chiaramente, analizzerò fino in fondo ogni proposta, ma il compito di noi componenti sarà di attenerci alla normativa nazionale e regionale, che lascia poco margine di discrezionalità. Prioritaria sarà la difesa dell’ambiente».

 

Fonte: chiaroquotidiano.it del 7 febbraio 2023

lunedì 30 gennaio 2023

Ad Ortona bisogna fermare gli abbattimenti di alberi e le potature selvagge

 

COMUNICATO STAMPA DEL 30 GENNAIO 2023

 

Ad Ortona bisogna fermare gli abbattimenti di alberi e le potature selvagge.

Il WWF: approvare subito il Regolamento del Verde Pubblico e Privato

ORTONA - Nelle ultime settimane sono giunte diverse segnalazioni, da parte di cittadini, all’Associazione WWF in merito a potature selvagge ed abbattimenti di alberi nel Comune di Ortona.

Capitozzature sono state effettuate in via D. Caraceni ed in piazza Porta Caldari. Ancora capitozzature selvagge in via Rapino ed in via G Primavera. Non sono risparmiate neppure le aree meno centrali: via Marina e contrada Gagliarda Alta hanno subito la stessa sorte. Tutti interventi grossolani, posticci, con taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami. È noto come interventi di questo tipo rendano gli alberi più fragili e malati e dunque, paradossalmente, aumentino il rischio di crolli.

Queste potature selvagge sono state probabilmente effettuate, per conto del Comune, da personale senza alcuna competenza e formazione in merito.

In questi giorni, inoltre, 14 esemplari dei bellissimi pini di Via Giro degli Uliveti sono stati abbattuti perché, così dice la Determina dirigenziale del Settore Lavori Pubblici, le radici hanno danneggiato sia il manto stradale che il marciapiede.

L’Amministrazione di Ortona ha valutato soluzioni che potevano essere alternative al taglio degli alberi? In altri Comuni si stanno applicando, sempre più spesso, tecnologie di rifacimento del manto stradale che favoriscono un’adeguata crescita di piante e che evitano l’abbattimento degli alberi, così come accaduto per la riqualificazione di via Pepe a Pescara.

Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina: «È evidente come non sia più possibile attendere ancora che da parte dell’Amministrazione Comunale venga approvato un Regolamento per la gestione del Verde Pubblico e Privato; Ortona è l’unica città con più di 20.000 abitanti a non averne uno». 

Nel frattempo chiediamo al Comune di Ortona di interrompere le azioni di depauperamento e di dissesto del Verde Pubblico e di avvalersi, per i futuri interventi di manutenzione e potatura, esclusivamente di personale qualificato, così come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020 sui Criteri Ambientali Minimi per la gestione del Verde Pubblico.

 





domenica 9 ottobre 2022

Torna Urban Nature – La festa della Natura in città. Eventi anche a Lanciano e Ortona domenica 9 ottobre

Torna Urban Nature – La festa della Natura in città.
 
Eventi anche a Lanciano e Ortona domenica 9 ottobre
 
Domenica 9 il WWF Zona Frentana e Costa Teatina festeggia la Natura in città prendendo parte alla sesta edizione di Urban Nature – la Festa della Natura in città del WWF Italia che, come ogni anno, celebra la Natura che riempie i nostri centri urbani.
 
A Ortona, a partire dalle ore 10:00 in Piazza Porta Caldari, e a Lanciano a partire dalle 15:00 nel quartiere Santa Rita, nei pressi della Scuola Primaria “Bellisario”, i volontari dell’Associazione effettueranno passeggiate, piantumazione di alberi, pulizie ed altre attività.
 
Il WWF scende in campo per ripensare le aree urbane ridando spazio alla biodiversità: Urban Nature è l’iniziativa che vuole riportare l’attenzione dei cittadini sull’immenso valore della natura per la nostra salute e il nostro benessere psicofisico.
 
Il Verde dei viali alberati e dei parchi cittadini, secondo studi accreditati, concorre ad abbattere le temperature dei centri cittadini ad assorbire la CO2 prodotta dalle auto o dalle ciminiere e svolge una funzione di assorbimento delle acque piovane. Inoltre abitare vicino uno spazio verde riduce la percezione dello stress e invoglia a una maggiore attività fisica, contribuendo così a diminuire le possibilità di malattie cardiovascolari, patologie articolari, ansia, depressione, infezioni respiratorie e obesità. La città, infatti, può essere considerata un ecosistema umano/Naturale all’interno del quale è necessario trovare un equilibrio tra le attività umane e gli elementi naturali quali piante e animali che vi si sono adattati a vivere. 
 
Per tutto questo, uno degli obiettivi di Urban Nature è promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani.
E quest’anno Urban Nature si arricchisce di un altro importante progetto: “La Natura si fa cura” che si prefigge di realizzare aule natura negli ospedali pediatrici. Si tratta di aree verdi con alberi, bordure fiorite per le farfalle, siepi e stagni didattici, strutture in terra o in cassoni rialzati: spazi naturali fruibili senza barriere, piante aromatiche e piacevoli da toccare, con casette nido e mangiatoie per attirare l’avifauna, che permetteranno di inserire il contatto con la natura nei percorsi riabilitativi dei giovani pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza.
Ognuno di noi può aiutare il WWF Italia a trasformare questo progetto in realtà acquistando una delle piccole felci, piante capaci di trattenere diversi inquinanti presenti nell’aria, che si troveranno nelle piazze italiane e della nostra regione sabato 8 e domenica 9 ottobre.
 
Ad Ortona, l’appuntamento è alle ore 10:00 presso Piazza Porta Caldari, dove tutti i partecipanti effettueranno con i volontari del WWF e con i rappresentanti della FIAB, a scelta, una passeggiata in bicicletta o a piedi percorrendo le vie della città, percorrendo la “Passeggiata Orientale” e fiancheggiando il Castello Aragonese e i suoi giardini.
 
A Lanciano, invece, a partire dalle ore 15:00 con ritrovo presso il piazzale della Scuola Primaria “Bellisario”, si terranno diverse attività in collaborazione con l’I.C. D’Annunzio, Ecolan, l’Associazione 1000 alberi, Associazione ANSN e il comitato Pedibus: una pulizia di una vasta area del quartiere Santa Rita, la piantumazione di un albero nel giardino della scuola, esibizione degli alunni dei vari plessi dell’I.C. D’Annunzio. «L'Istituto Comprensivo G. D'Annunzio è sempre stato sensibile e attivo sulla tematica ambientale, e quest'anno implementerà le sue azioni cercando il massimo coinvolgimento degli alunni e della comunità locale» dichiara la Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Di Nizio. Afferma Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF locale: “Siamo molto contenti di questa collaborazione con l’I.C. D’Annunzio, che tra l'altro è risultato vincitore del 1° premio della sezione Violetta del Contest Urban Nature per le scuole per un progetto atto a migliorare gli spazi verdi della scuola. Anche un'altra scuola di Lanciano, l'I.C. Don Milani, ha inoltre ottenuto il 2° premio per la categoria Scuole Primarie”. 
I volontari del WWF saranno inoltre presenti con un banchetto per la vendita delle piantine di felci, abbinata alla raccolta fondi “La Natura si fa cura”.
Tutti gli eventi con i programmi dettagli e l’elenco dei punti dove poter acquistare le felci si possono consultare sul sito https://www.wwf.it/cosa-puoi-fare-tu/eventi/urban-nature/.